Psoriasi e fumo: c’è una correlazione tra i due?
Si sa che fumare fa male. Infatti, il fumo è considerato tra i principali motivi dell’insorgenza dei disturbi respiratori e cardiovascolari.
La nicotina crea dipendenza ed è anche responsabile di tutta una serie di effetti negativi. I fumatori, infatti, corrono un maggior rischio di avere angina, infarto e ictus.
Il fumo aumenta la probabilità che si manifestino vari tipi di cancro, soprattutto quello ai polmoni, ma anche malattie come la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), la bronchite cronica e l’enfisema.
La nicotina viene assorbita molto velocemente sia dagli alveoli polmonari sia dalla pelle sia dalle mucose intestinali. Ha, inoltre, effetti negativi anche su fegato, sistema nervoso e midollo surrenale. Il ruolo del fumo sull’infiammazione delle cellule e dei tessuti è stato ampiamente dimostrato.
Psoriasi e fumo
Il fumo è uno dei fattori ambientali che gioca un ruolo nello sviluppo di malattie infiammatorie, come la psoriasi.
Le ricerche, infatti, dimostrano che chi fuma ha il doppio delle possibilità di sviluppare la psoriasi rispetto a chi non fuma. E il rischio aumenta all’aumentare della quantità di sigarette fumate.
Non solo la nicotina incrementa la possibilità che si sviluppi questa malattia. Ma nel caso in cui una persona ne sia già affetta, il fumo ne aggrava le condizioni.
Il rischio, inoltre, è maggiore negli uomini rispetto che negli donne.
Nel 2007 l’American Journal of Medicine ha pubblicato una ricerca sul legame tra psoriasi e fumo, che ha dimostrato che negli ex fumatori il rischio di psoriasi è del 37% maggiore rispetto alle donne che non hanno mai fumato e del 78% maggiore tra i fumatori.
Oltre a ciò, è stato rilevato che l’esposizione passiva in età infantile al fumo di sigarette incrementa il rischio che si manifesti la psoriasi nel corso della vita.
Fumo e psoriasi: uno studio italiano
Il professore Ronald Prussick afferma che uno studio trasversale italiano ha dimostrato che chi fuma più di 20 sigarette al giorno corre un rischio due volte maggiore di sviluppare una forma di psoriasi grave.
Lo studio del 1999, guidato da Luigi Naldi, ha evidenziato nei fumatori un rischio raddoppiato di sviluppare la psoriasi.
Gli effetti negativi del fumo
La nicotina produce vari effetti negativi sulla psoriasi.
Infatti, riduce la quantità di antiossidanti nel sangue, porta all’aumento dei radicali liberi, danneggia l’endotelio (ossia la parete dei vasi sanguigni), incrementa la viscosità del sangue e altera la produzione di VEGF (cioè il Fattore di Crescita Endoteliale Vascolare, una proteina che promuove la crescita di nuovi vasi sanguigni).
Per sintetizzare, il fumo aumenta la sintesi di varie sostanze ad attività infiammatoria. Ciò va a sommarsi a quanto accade nella cute psoriasica in cui avvengono identiche alterazioni. In parole povere: il fumo “alimenta” l’infiammazione della psoriasi.
Psoriasi fumo e cuore
Abbiamo già detto come il fumo possa portare ad avere problemi cardiovascolari. Dobbiamo, però, aggiungere, che anche la psoriasi è associata al pericolo di sviluppare problemi al cuore e alle arterie.
Da questo possiamo evincere che i soggetti psoriasici e fumatori si espongono all’alto rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Psoriasi, fumo e gravidanza
Uno studio danese ha studiato il legame tra gravidanza, psoriasi e fumo.
Dall’analisi dei dati, infatti, è emerso che i figli di donne fumatrici in gravidanza hanno il 40% in più di probabilità di contrarre la psoriasi. Insomma, i bambini che nascono sarebbero già predisposti geneticamente.
Inoltre, lo studio ha evidenziato che i figli nati da donne che fumavano 16 o più sigarette al giorno durante la gravidanza hanno il 300% di probabilità in più di sviluppare la psoriasi.
“Paradosso del fumo”
In Inghilterra è stato svolto uno studio riguardo la correlazione tra psoriasi fumo e artrite psoriasica.
Sono state tenute sotto osservazione per 7 anni 225.213 persone affette da psoriasi e 7.057 ammalate di artrite psoriasica. L’età media dei partecipanti era 42 anni. Il 56% dei soggetti esaminati era non fumatore, il 16% ex fumatore e il 28% fumatore abituale.
Vediamo prima i risultati dei soggetti affetti da psoriasi. Lo studio ha dimostrato che in queste persone la nicotina non aumenta la possibilità di sviluppare l’artrite psoriasica. Anzi, se nella popolazione generale il fumo aumenta la possibilità che insorga l’artrite psoriasica, nei soggetti già affetti da psoriasi sembra che la nicotina abbia un effetto protettivo. Ma questo dato non deve trarre in inganno. Fumare è sempre e comunque dannoso per sé e per gli altri.